https://www.rigeneriamoterritorio.it/quanto-vale-la-gestione-dellacqua-in-italia
I target Ue di riciclo della carta valgono un miliardo di euro
La criminalità del settore dei rifiuti. Ovvero la chiusura sbagliata del ciclo
L’impronta ecologica dell’industria digitale e dei nostri click
Il tesoro nascosto dei rifiuti organici
L’export dei rifiuti made in Italy
La ricchezza dei sottoprodotti: così possono favorire l’economia circolare
Crimini ambientali: operativo il sistema di rilevamento satellitare E04Security
Scarti di produzione e sottoprodotti: l’economia circolare in pratica.
Riciclo, l’Italia sopra la media Europea
Ecodesign e passaporto digitale per favorire la sostenibilità dei prodotti
“La simbiosi industriale è un elemento chiave per sfruttare il potenziale dei sottoprodotti in Italia.”
Povertà energetica: nascono nuove comunità per contrastarla
L’intelligenza artificiale sbarca nel mondo del riciclo
Consiglio europeo: accordo storico per il diritto alla riparazione
Abusivismo edilizio, l’allarme di Legambiente: demolito solo il 15% degli immobili illeciti
Gas fluorurati (HFC): ecco l’accordo per la messa al bando
Terre e rocce da scavo: al via le semplificazioni per l’utilizzo
Il Ministero dell’Ambiente ha presentato una proposta di regolamento per la gestione delle terre e rocce da scavo prodotte nei cantieri. Con l’obiettivo di facilitarne il riutilizzo in chiave di economia circolare.
https://www.rigeneriamoterritorio.it/terre-e-rocce-da-scavo-al-via-le-semplificazioni-per-lutilizzo/
Preparazione per il riutilizzo, analisi e criticità del decreto ministeriale
A 13 anni di distanza dal recepimento della direttiva europea sui rifiuti arriva il decreto ministeriale sulla preparazione per il riutilizzo, ovvero di tutto ciò che accade prima che uno scarto torni a essere considerato un prodotto. Finalmente il settore ha una cornice legislativa ma non mancano le perplessità
Arrivano 300 milioni per favorire la transizione ecologica delle imprese italiane
Takin’ out the trash: How do transnational waste traffickers operate?
La grande minchiata del ponte sullo Stretto di Messina
Il Rapporto Ecomafia 2023
Tracciabilità dei rifiuti, con il Rentri pochi passi avanti e diverse criticità
Tessili: verso una nuova responsabilità
Mai come nel caso dei tessili il mondo dei rifiuti si intreccia con il mondo dei prodotti. L’imminente introduzione di uno Schema di EPR indica inedite responsabilità in capo ai produttori, ma rischia di riproporre alcune conflittualità. Per essere sostenibile dal punto di vista economico, la filiera non dovrebbe essere ulteriormente segmentata. Occorre puntare su una gestione capace di intercettare tutte le frazioni e incanalarle verso il riuso, attivando successivamente la filiera del riciclo, quella che ancora oggi manca completamente nel panorama nazionale ed europeo.
Circolarità e sostenibilità non sono sinonimi
Le geostorie della Majella
Frane e alluvioni: la mappatura del rischio sulla piattaforma IdroGeo
Le nuove frontiere della criminalità ambientale
Rifiuti: partecipazione civica per scelte consapevoli
L’Italia che ricicla 2022
Sfide per un tessile circolare
Corso Responsabilità e sanzioni ambientali Come prevenirle, come affrontarle
A DISTANZA, 29/09/2022
Criteri minimi ambientali per edilizia e rifiuti: cosa sono e cosa prevedono
Il ruolo dei rifiuti organici nella transizione ecologica
I rifiuti da C&D, metà del puzzle da completare
LA GUERRA DI PUTIN E LE POLITICHE AMBIENTALI
Arriva la riforma europea sulla tutela penale dell’ambiente
Le bonifiche delle discariche in procedura di infrazione UE
Gestione rifiuti, il rapporto preliminare del Mite è un inizio ma non basta: nel piano nazionale tempi certi e percorsi obbligati
Bandi MiTE per l’economia circolare: molto rumore per poco
La tracciabilità dei rifiuti, paradigma di efficienza, trasparenza e responsabilità
Non esiste nessun modello di tracciabilità codificato e applicato e nemmeno un disciplinare tecnico condiviso da tutti. Si sta lavorando a una Prassi di Riferimento in ambito UNI ma la meta è ancora lontana. Eppure proprio la tracciabilità dovrebbe essere la premessa di ogni analisi e valutazione
La tutela dell’ambiente è entrata nella Costituzione
Arriverà (finalmente) una “buona” Strategia per l’Economia Circolare?
Le (almeno) quattro imposture dell’economia lineare (neoclassica)
La transizione ecologica: dalle persone alle politiche e viceversa
Rifiuti tessili: occorrono strategia e strumenti economici
La transizione ecologica e i suoi nodi irrisolti
La transizione ecologica non è solo una questione di soldi. Quando non si hanno idee si finisce a parlare sempre di soldi. Oppure di tecnologia salvifica. Come si fa da sempre con il Mezzogiorno. Davvero tutto ha un prezzo? Non è che i soldi sono solo fumo negli occhi per non cambiare nulla?
Il Divo Giulio (uno scritto di qualche tempo fa – 2013)
“Un vero galantuomo”, l’ebbe a definire con la sua parlata incerta il viddano di Corleone, Re di Cosa Nostra e di tutte le mafie di Sicilia e paraggi, u zu Totò Riina, dichiaratosi, come se non bastasse, fido andreottiano da sempre. Parole affatto innocenti sparate a un incredulo e zelante agente penitenziario, uno a caso, che lo fece mettere subito a verbale. Nero su bianco, chissà servissero quelle parole per uno dei processi-di-Stato. Lo disse, Riina, quando era già sottoterra, il galantuomo, lo disse sicuro di non nuocere all’anima sua, all’anima del senatore a vita e sette volte Presidente del Consiglio, e se è per questo anche diciannove volte ministro, cittadino onorario di Frosinone e Ceppaloni e Cancelliere e Tesoriere dell’Ordine militare d’Italia e pure Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e di mille altre cose ancora tutte insieme, Giulio Andreotti.